Re4Healing


Il progetto “Re4 Healing – Memoria transfrontaliera, connessione, recupero e resilienza” riunisce antropologi, storici e psicoterapeuti dalla Slovenia, dall’Italia e dall’Austria. Insieme esplorano come contribuire alla riconciliazione, alla pacificazione e alla guarigione delle comunità di confine traumatizzate, che portano con sé ricordi dolorosi del fascismo, del nazismo, della Seconda guerra mondiale e dell’esodo istriano.

L’obiettivo del progetto è affrontare i ricordi divisi e spesso strumentalizzati lungo il confine — alcuni esposti, altri taciuti. Il progetto promuove così un dialogo interculturale e internazionale e la creazione di una memoria europea comune, basata sulla responsabilità, sull’empatia e sul rispetto della diversità.

Attraverso un film documentario, laboratori, conferenze, dibattiti pubblici, escursioni sui sentieri della memoria e un concerto dei gruppi silenziati, il progetto darà voce a storie trascurate e contribuirà alla guarigione globale del trauma collettivo.

Nel primo anno del progetto 2025-2026, l’Istituto Epiona organizzerà 6 laboratori creativi.

Nel primo anno saranno organizzati laboratori psicoterapeutici basati sull’integrazione di tecniche creative e psicoterapia. Lo scopo è creare uno spazio sicuro in cui i partecipanti possano condividere ed esplorare i loro ricordi gravosi e traumatici attraverso media artistici, come il racconto di storie, il disegno di simboli e il movimento creativo. Il nostro obiettivo è creare un ambiente che favorisca la guarigione e la riconnessione dei partecipanti con la loro storia familiare, spesso transgenerazionale. I laboratori non saranno solo una piattaforma per esprimere esperienze personali, ma offriranno anche approfondimenti teorici sul tema del trauma e sui meccanismi di coping. Sensibilizzando sul benessere mentale, vogliamo contribuire all’educazione e alla consapevolezza in questo ambito. Tutti gli eventi saranno guidati da psicoterapeuti e/o consulenti.

I laboratori si svolgeranno con partecipanti provenienti da diversi contesti in Slovenia, Austria e Italia (Associazione Pristan a Capodistria, Fondazione Mitja Čuk a Opicina presso Trieste, Lung – Centro per l’educazione degli adulti a Nova Gorica e Centro Psicosociale per rifugiati e vittime di violenza Aspis a Klagenfurt, Austria). Miriamo a raccogliere in ogni laboratorio testimonianze e narrazioni diversificate, anche da diversi gruppi etnici e minoritari. Questo approccio inclusivo, sebbene delicato, promuoverà empatia e comprensione tra i partecipanti. Il materiale per il film documentario sarà raccolto anche attraverso questi laboratori.

Nel secondo anno del progetto 2026-2027 si terrà un concerto transfrontaliero sul tema della psicologia del confine.

La musica, quando scritta e composta con sensibilità e contenuto, può essere ampiamente accolta e offrire profonde esperienze di guarigione collettiva, poiché aiuta a dissolvere le divisioni all’interno delle comunità e consente una catarsi significativa. Nel secondo anno del nostro progetto, l’obiettivo di questa parte sarà diffondere il film documentario e le nostre scoperte attraverso un concerto. Crediamo sia fondamentale trattare le storie personali con compassione e promuovere una prospettiva transfrontaliera libera dall’odio e dal nazionalismo. A tal fine, abbiamo deciso di creare un evento per diffondere questo messaggio, durante il quale sarà proiettato il film documentario e si terrà un concerto transfrontaliero. Il musicista principale al momento è Toni Bruna, cantante e cantautore di Trieste, le cui canzoni (in dialetto triestino) riflettono attraverso le storie personali della sua famiglia sui traumi del confine – la sua famiglia si è stabilita ai margini di Trieste dopo la Seconda guerra mondiale come esuli (migranti dell’esodo istriano). Al progetto saranno aggiunti altri musicisti e artisti, sviluppando così l’idea di rappresentare tutte le minoranze della regione, permettendo di affrontare il tema da una prospettiva artistica e collaborativa.

Partner del progetto: Facoltà di Studi Umanistici (UP), Alta Scuola Pedagogica di Klagenfurt, Istituto Epiona, Quarantasettezeroquattro, Fixmedia; partner associato: Direttorato per il patrimonio culturale (Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia).

Il logo di Re4Healing è stato creato da Manca Švara dell’Istituto Epiona.

Sito ufficiale del progetto: https://fhs.upr.si/re-4-healing-crossborder-remembrance-reconnection-restoring-and-resilience/